Fabiola Gravina: Un castello senza re

Finalmente ci ho messo il punto.

Uscirà a fine aprile per Bertoni Editore il mio quarto romanzo dal titolo Un castello senza re. L’ho dedicato all’Umbria che è la mia terra, alla sua gente, alle colline che non smettono d’incantarmi.

Il manoscritto

Per la citazione in esergo ho scelto alcuni versi della poesia in dialetto perugino dal titolo “Èrme” dell’amico poeta e avvocato Giampiero Mirabassi.

Sono magnifici, eccoli qua:

 «E case costruimme
n cima ai toppi
acòsto al cèlo
ch’era l nostro mare
coi strilli di rondoni
a navigallo.»

“E case costruivamo/in cima ai colli/vicino al cielo/che era il nostro mare/con le strida dei rondoni/a navigarlo”.
“Èrme”, in dialetto perugino significa “eravamo” e si sposa perfettamente con la vicenda narrata, perché il romanzo è anche un omaggio alla memoria e alle tradizioni umbre, per quel buon senso che raccomanda l’andare verso il nuovo senza mai rinnegare l’esperienza di chi è venuto prima.

La storia si snoda intorno a un vecchio casale costruito su una collina (in cima a un “toppo” per l’appunto), con un progetto di ristrutturazione per trasformarlo in locanda. La cornice è la campagna umbra della Media Valle del Tevere e in particolare il paese di Marsciano, che è il mio paese, in cui sono nata e in cui vivo.

Tipico casale umbro

Il mio romanzo è opera di fantasia, riferimenti a fatti, persone o cose realmente accadute sono puramente casuali. Mi piace però precisare che la famiglia blasonata di Vittorio Oddo Buglione – che è uno dei protagonisti –  è una mia invenzione, che ha il chiaro scopo di omaggiare le storiche casate perugine degli Oddi e dei Baglioni, mentre incredibilmente veri e straordinari sono i paesaggi descritti nelle pagine.

Questa la sinossi del romanzo che trovate in seconda di copertina:

«La meraviglia della campagna umbra. Un contadino innamorato della sua terra. Un cucciolo di cane salvato dalle acque. Un casale da ristrutturare. Una collina per lenire il dolore di un trauma. Un ragazzo biondo dagli occhi straripanti di tristezza. Un ragazzo moro pieno di speranze per il futuro. Un diario segreto. Un’amicizia che vacilla a ogni soffio di vento. Due ragazze. Due nonne. Il progetto di una locanda insolita, con le stanze dedicate ai grandi della letteratura.
È l’elenco degli elementi che, sapientemente allacciati, compongono il romanzo e raccontano una vicenda sospesa tra presente e passato. Una lettura accattivante e piena di spunti per riflettere sui grandi temi che qualificano l’esistenza umana: l’amicizia, l’amore, la vecchiaia, la famiglia, il lavoro, la morte, la patria, il tempo, il senso della vita, la cultura, la religione. Il romanzo è anche un omaggio alla memoria e alle tradizioni umbre, perché il buon senso raccomanda l’andare verso il nuovo senza rinnegare il vecchio e l’esperienza di chi è venuto prima.»

L’uscita ufficiale del mio romanzo è il 29 aprile 2022.
Potete preordinarlo sul sito di BERTONI EDITORE dal 22 aprile o nella vostra libreria di riferimento.
Dal 29 aprile sarà disponibile anche in tutti gli STORE on line.

Vi aspetto in libreria!

Fabiola

 

#uncastellosenzare

 

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