Maurizio de Giovanni: le indagini di Sara

Maurizio de Giovanni: le indagini di Sara

Se non avete ancora deciso quale sarà il libro da mettere in valigia, vi consiglio di fare conoscenza con il personaggio di Sara, uscito dalla talentuosa penna di Maurizio de Giovanni. Io l’ho scoperto da poco e me ne sono innamorata.

Lo scrittore napoletano è celebre soprattutto per il personaggio del Commissario Ricciardi, per i bastardi di Pizzofalcone, e per Mina Settembre, cui negli anni si è aggiunta la “donna invisibile” che risponde al nome di Sara Morozzi.

Sara Morozzi, detta Mora, è una ex agente di una segreta Agenzia dei Servizi Interni, abilissima nella valutazione delle persone attraverso la lettura del labiale e l’osservazione di gesti e posture. Per di più la sua attitudine a rendersi invisibile la rende agente ideale per pedinamenti e osservazione di persone indiziate.

Sara ha abbandonato marito e figlio per dedicarsi interamente al lavoro, complice la conoscenza di Massimiliano Tamburi, capo dell’unità cui fa parte e di cui è follemente innamorata. I due presto diventeranno coppia, per svolgere in maniera brillante il lavoro di spionaggio.

De Giovanni ci fa conoscere una Sara trascurata, con i capelli grigi e in pensione, ma per scelta e non per anzianità anagrafica. Ha lasciato il lavoro per prendersi cura degli ultimi mesi di vita di Massimiliano, colpito da un male incurabile. Adesso che è sola, vive il dolore della perdita del suo grande amore e i sensi di colpa per la rinuncia del figlio Giorgio che non ha più rivisto.

Tutto ciò che è successo, quando era attiva nell’Unità, lo apprendiamo strada facendo, dai ricordi di Sara snocciolati tra le pagine, con Massimiliano costantemente presente nei suoi pensieri.

Sara rientra in pista sollecitata dalla ex una collega Teresa Pandolfi, detta Bionda, adesso a capo dell’Unita, che ha bisogno di qualcuno esterno per seguire alcuni casi insidiosi.

Sara e Teresa, la Mora e la Bionda, diverse per natura e carattere, sono state per anni colleghe, amiche, rivali, complici. La stima che l’una ha dell’altra ha fatto sì che il legame rimanesse sempre saldo, nonostante il congedo di Sara.

A fianco di questi tre personaggi ben caratterizzati, si muove una rosa di comprimari: il poliziotto Davide Pardo con il suo fedele cane (un Bovaro del Bernese di nome Boris), la nuora Viola e l’ex agente Andrea Catapano. Questa strana e raffazzonata squadra aiuterà Sara nelle indagini che Teresa via via sottoporrà all’amica.

I presupposti per una lettura avvincente ci sono tutti, il ritmo narrativo è intenso, con colpi di scena alternati a ricche riflessioni sul senso della vita. Sara è un personaggio mite e pacato ma sotto la pelle si intuisce fierezza e determinazione.

I casi di indagine vanno di pari passo con le storie personali dei protagonisti, rendendo speciale ogni episodio e ogni libro, dalla prima all’ultima pagina.

Vi consiglio quindi di leggerli nel giusto ordine cronologico e non come ho fatto io che mi sono imbattuta per caso in “Una lettera per Sara” (terzo episodio stupendo che rimane al momento il mio preferito) per poi di corsa affannarmi a recuperare i precedenti.

Le indagini di Sara (Rizzoli Editore) in ordine cronologico ve le metto qui sotto:

  • Sara al tramonto
  • Le parole di Sara
  • Una lettera per Sara
  • Gli occhi di Sara
  • Un volo per Sara
  • Sorelle – Una storia di Sara
  • Il pappagallo muto.

Chi mi conosce sa che guardo poca TV e ho scoperto che dopo i clamorosi successi de I bastardi di Pizzofalcone, Mina Settembre e il Commissario Ricciardi anche le vicende di Sara hanno avuto la loro trasposizione televisiva diventando nel 2025 serie crime di successo per Netflix. L’avete vista?

Intanto buona lettura e alla prossima

Fabiola

 

 

 

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