Henri-Pierre Roché – Jules e Jim, 1953
Occorre entrare nel vivo della storia per apprezzare questo romanzo e goderne, quando cioè nelle vite di Jules e Jim, grandissimi amici, appare Kathe, donna passionale che persegue l’amore in piena anarchia.
Kathe legherà a sé i due uomini in un triangolo amoroso folle e totalizzante, con eccessi di liberismo ma anche di possesso esclusivo, dove è lei a dettare le regole, a elargire gioie o punizioni, a donarsi o negarsi, a ferire per poi chiedere perdono fino alle lacrime.
La libertà è rivestita di catene, ma il gioco è talmente inebriante che i due amici vi si sottomettono al solo scopo di non perderla. Lo stile minimale è tirato fino al limite, le scene sono quasi scatti fotografici e i dialoghi, serrati e striminziti, calzano alla perfezione con il mondo paranoico di Kathe.
Il romanzo conobbe la sua fortuna grazie all’omonimo film (1962) del grande regista francese François Truffaut.