250 volte Jane Austen
Il 2025 è un anno speciale per tutti i fan della scrittrice inglese Jane Austen (1775-1817), per via di un super anniversario: se la vita fosse immortale, la Austen avrebbe compiuto 250 anni.
Al di là della felice ricorrenza, viene da chiedersi come sia possibile che dopo più di duecento anni le sue opere continuino ad appassionare i lettori di tutto il mondo. Ci sono Club di Jane Austen in ogni paese, e anche associazioni riconosciute, in Italia abbiamo la JASIT (Jane Austen Society of Italy), che promuove, sul territorio nazionale, la conoscenza e lo studio della scrittrice.
Secondo gli storici, Jane Austen trascorreva il suo tempo leggendo, scrivendo e socializzando con il vicinato. Non si sposò mai, probabilmente visse una storia d’amore con un uomo di posizione sociale inferiore e privo di mezzi e per questo motivo l’unione non andò in porto e magari fu fonte d’ispirazione per le sue trame. Anche i luoghi in cui visse (Bath, Southampton e tutto il Sud dell’Inghilterra), sono gli stessi che fanno da cornice ai suoi personaggi.
Jane Austen ha scritto romanzi di costume e ha ritratto la vita della borghesia di campagna, in special modo il conflitto tra amore romantico e convenzioni sociali. Nonostante le tematiche ormai datate, tutti i critici le riconoscono una certa modernità, perché Jane Austen fu consapevole delle difficoltà cui una donna del suo tempo andava incontro, a causa dei pochi diritti legali a lei concessi, uno fra tutti il non poter ereditare le proprietà di famiglia. Il dover dipendere in tutto e per tutto dagli uomini (padri, mariti, fratelli), le obbligava a sposarsi per avere protezione e sicurezza finanziaria.
Per capire il ruolo delle donne ai primi dell’800, basta ricordare che raramente avevano accesso all’istruzione, la scrittura era una pratica maschile, tanto che le opere di Jane Austen, mentre era ancora in vita, furono pubblicate anonime (secondo la cultura dominante, le donne dovevano stare a casa a fare la calzetta, non prendere la penna per scrivere). La sua identità fu rivelata dopo la sua morte dal fratello Henry, supervisore della pubblicazione postuma degli ultimi due romanzi (L’abbazia di Northanger e Persuasione), cui aggiunse di suo pugno una nota biografica dell’autrice.
Jane Austen ha esplorato i temi dell’amore, del matrimonio, dei pregiudizi, il ruolo della donna imposto dalle rigide classi sociali e gli eventi di società nell’Inghilterra del suo tempo, creando figure femminili che sanno tenere testa agli uomini, per non ritrovarsi impelagate in matrimoni combinati. Con ironia, acuto spirito di osservazione e capacità di introspezione psicologica, ha descritto invidie, gelosie, ambizioni, intrighi, amori, che sono alla base delle sue trame. I suoi romanzi non sono passati di moda così come le numerose trasposizioni cinematografiche, che non ci stanchiamo di guardare.
A questo punto la domanda è: ma quanti sono i romanzi di Jane Austen? Se non lo sapete ve lo dico io, sono sei, eccoli in ordine di prima pubblicazione:
Ragione e sentimento (1811)
Orgoglio e pregiudizio (1813)
Mansfield Park (1814)
Emma (1815)
L’abbazia di Northanger (1818 POSTUMO)
Persuasione (1818 POSTUMO)
Io li ho letti tutti, i miei preferiti sono: Persuasione ed Emma.
Se non avete ancora letto nulla di lei, è l’anno giusto per farlo, siete ancora in tempo, perché il suo compleanno è il 16 dicembre!
Buona lettura e alla prossima!
Fabiola