Scrittori al lavoro

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Quante ore al giorno passa uno scrittore davanti alla sua scrivania?

Argomento che affascina da sempre i lettori di tutto il mondo.

Ho navigato qua e là in Internet per arrivare alla conclusione più scontata: non esiste una regola fissa, ogni scrittore ha le proprie abitudini di lavoro. Alcuni scrivono di getto travolti dall’ispirazione, altri seguono un orario di routine come andassero in ufficio. Ci sono autori che scrivono un numero fisso di pagine al giorno, altri per cui questa pratica risulta priva di senso, poiché l’obiettivo è la perfezione della frase, se non la parola esatta.

C’è però una consuetudine che unisce la maggior parte degli autori ed è la preferenza delle ore del mattino, giudicate le migliori per scrivere.

Ho raccolto frammenti di interviste e citazioni attribuite a scrittori famosi, che vi propongo in questa interessante carrellata.

Ray Bradbury

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Lo scrittore statunitense Ray Bradbury (1920-2012) è considerato l’innovatore del genere fantascientifico. Ci ha lasciato 27 romanzi e 600 racconti.

Ecco cosa dice in merito al mestiere di scrivere:
« L’unica cosa di cui ho bisogno è un’ora al giorno. La mattina presto me ne sto a letto e mi vengono le idee. Allora salto giù, corro verso la macchina per scrivere e un’ora dopo il lavoro è finito. Non ho bisogno di molto tempo e prima termino il lavoro della giornata e meglio è. In genere alle 9 mi alzo dal letto e alle 10 ho finito di scrivere per quel giorno. »

Alice Munro

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Alice Munro (1931) è una scrittrice canadese, maestra del genere ‘short stories’ e vincitrice del premio Nobel per la letteratura nel 2013.  I suoi racconti indagano le relazioni umane analizzano pensieri, ricordi e segreti in storie di vita quotidiana.

Questo è quanto dice di sé in un’intervista:
« Se posso scrivo tutti i giorni, appena mi sveglio e ho fatto il caffè, e cerco di avere due o tre ore tutte per me prima che la vita vera mi trascini via. […] Non intendevo diventare una scrittrice di racconti, cominciai a scrivere racconti perché non avevo tempo di scrivere nient’altro, avevo tre bambine, e per via del mio lavoro da casalinga. Non ho mai avuto un anno in cui lavorare alla stessa cosa. Il mio lavoro era sempre interrotto. Non potevo nemmeno lontanamente pensare a un romanzo […] io non vedo le cose nel modo giusto per scrivere un romanzo … mi piace vedere la fine di ogni lavoro, e sapere che sarà terminato per esempio entro Natale, e non capisco come gli altri scrittori riescano a lavorare a progetti così lunghi e aperti come i romanzi. Potresti anche morire mentre stai scrivendo un romanzo di cinquecento pagine. »

Isaac Asimov

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Isaac Asimov (1920-1992) è stato uno scrittore russo naturalizzato statunitense. Le sue opere sono considerate una pietra miliare sia nel campo della fantascienza sia nel campo della divulgazione scientifica.

È ritenuto l’autore con la più vasta e variegata produzione, stimata intorno ai 500 volumi pubblicati. Ecco cosa dice della sua frenetica attività di scrittura:

«Vado in una stanza e batto a macchina tutto il giorno.»

« Se il mio dottore mi dicesse che mi rimangono solo sei minuti da vivere,
non ci rimuginerei sopra. Batterei a macchina un po’ più veloce.»

John Le Carrè

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John Le Carrè (1931) è uno scrittore britannico. Autore di molti romanzi di spionaggio, è stato un agente segreto del Secret Intelligence Service.

E’ un autore che scrive  con regolarità diverse ore al giorno:
“Di solito comincio a lavorare intorno alle sette e poi lavoro fino all’ora di pranzo. Durante il pomeriggio faccio una passeggiata. Scrivo a mano, poi c’è qualcuno che batte il testo al computer e io lo correggo alla sera e a volte vado avanti per giorni interi fino alla fine”.

Stephen King

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Stephen King (1947) è uno scrittore statunitense. È considerato uno dei più celebri autori di letteratura fantastica e horror. Notoriamente prolifico, nel corso della sua carriera ha pubblicato oltre ottanta opere, vendendo complessivamente più di 500 milioni di copie.

Stephen King ha pubblicato un saggio sul mestiere dello scrittore, elargendo preziosi consigli agli aspiranti scrittori.

“Se io non scrivo tutti i giorni, i personaggi iniziano a svanire dalla mia testa e comincio a perdere la presa sulla storia e sul ritmo. Se non si riesce a scrivere con costanza, l’eccitazione per la propria idea inizia a svanire. Quando l’atto di scrivere comincia a sentirsi come un lavoro, il miglior consiglio è quello di pensare solo ad una parola alla volta.”

 

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