Woolf: La signora Dalloway

VIRGINIA WOOLF
“La signora Dalloway”
Titolo originale: Mrs Dalloway, 1925

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E’ il romanzo che mi ha fatto innamorare di Virginia Woolf e anche il primo che ho letto della sua cospicua bibliografia.

Ai tempi della scuola la Woolf passava per scrittrice sconclusionata e dalla noia mortale (come Joyce del resto) e proprio a causa di questo inconsistente retaggio, l’avevo accuratamente evitata. Nella  mia personale e ambiziosa lista stilata una decina di anni fa dal titolo ‘autori da leggere prima di morire’, ovviamente c’era anche lei. E sia, mi sono detta.

Rimasi  letteralmente folgorata fin dalle prime pagine, un romanzo in cui i punti di vista cambiano continuamente e i vari personaggi si alternano nella stessa scena o in scene diverse arricchendo la prosa dei propri pensieri e stati emotivi. Una  vicenda che si svolge tutta nell’arco di una giornata che la londinese Clarissa Dalloway dedica alla preparazione di un ricevimento in onore del marito parlamentare. I pensieri che affollano la sua mente si intrecciano con i  ricordi del passato concatenati in un gioco di associazioni e tirano dentro casualmente o intenzionalmente altre persone.

La vicenda si arricchisce via via di nuovi soggetti che comunicano tra di loro senza mai incontrarsi,  per il fatto di trovarsi negli stessi luoghi di Clarissa o di far parte di vicende accadute nel passato. Un quadro che aumenta di potenza dopo ogni pennellata, una trama semplice che è un mero pretesto per indagare l’inconscio dei personaggi, scoprire i loro ricordi e inseguire i loro sogni.

La Woolf è stata per me una meravigliosa sorpresa e ‘Mrs Dalloway’ il romanzo apripista per la lettura delle altre opere della scrittrice britannica.

Adeline Virginia Woolf, nata Stephen (1882-1941)

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