Stead: Letty Fox

CHRISTINA STEAD
Letty Fox (Letty Fox: Her Luck – 1946)

letty

La scrittrice australiana (1902-19083) sullo sfondo della società newyorkese degli anni Trenta, racconta la storia della giovane Letty Fox appena ventiquattrenne che sfoga tutto il suo sconforto nell’attesa vana di un uomo che non verrà all’appuntamento.

Inizia così il  racconto fiume attraverso cui Letty ci introduce nella sua vita presente e passata, con flashback continui per mostrarci le peripezie della sua famiglia sgangherata, con personaggi libertini, concubine più o meno nascoste, figli più o meno illegittimi, nonne, zie, sorelle e parenti di ogni tipo continuamente in movimento tra Stati Uniti ed Europa negli anni a cavallo della guerra mondiale.

Alla ricerca del Principe Azzurro che la liberi dallo squallido monolocale in affitto, Letty si domanda come mai le sue stupide amiche si fidanzano e si sposano, mentre lei – bella e intelligente – continua a rimanere zitella.

Settecento pagine di mirabolanti avventure in cui Letty racconta dei suoi corteggiatori e di come viene puntualmente scaricata. Ad ogni abbandono si ripete la stessa scena, “è l’ultima volta che mi faccio fregare” dichiara sconsolata mentre si crogiola nella più buia miseria sentimentale,  consapevole del fatto  che gli uomini vogliono soltanto godere dei suoi costumi libertini, ma poi sposano le altre. La sera dopo è già tutto passato e lei è di nuovo nella mischia alla ricerca dell’ uomo giusto con cui accasarsi.

Uno stile indubbiamente prolisso, con migliaia di dettagli dedicati ad ogni personaggio, da amare o disprezzare a seconda dei casi, eppure il libro non annoia  e si legge tutto di un fiato con la curiosità di  scoprire se Letty alla fine riuscirà a coronare il suo sogno d’amore.

Confesso che il  raffinato umorismo e l’assurdità di alcune situazioni familiari a dir poco tragicomiche,  mi hanno fatto pensare alla Stead come ad un Saul Bellow in gonnella.

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