Bellow: Ravelstein

SAUL BELLOW
Ravelstein (Titolo originale “Ravelstein” – 2000)

ravelstein

Ravelstein è l’ultimo romanzo che Bellow ci ha lasciato. E’ un libro particolare, una specie di tributo di Bellow al suo amico del cuore Allan Bloom, che gli strappa la promessa di scrivergli dopo morto una biografia: “solo tu puoi farlo”, gli dice durante uno dei loro incontri giornalieri.

Il romanzo breve è  centrato sul rapporto tra Chick (io narrante e doppio di Bellow) e Ravelstein (l’amico Allan Bloom). Nel romanzo Cick (come Bellow) è un anziano scrittore mediamente conosciuto, sposato con una ragazza molto più giovane (come Bellow) che ha preso il posto della precedente moglie complicata e indisponente (come la quarta moglie di Bellow); Ravelstein è un uomo grande e grosso, dal testone pelato (come Bloom) diventato famoso e ricco dopo la pubblicazione di un saggio scritto su consiglio dell’amico del cuore (come Bloom), un  vero genio di straordinaria cultura, che si avvia con fare beffardo verso la morte, perché malato di Aids (come Bloom).

Ravelstein e Cick, entrambi ebrei, dotati di un irresistibile humour e senza alcuna tentazione al piagnisteo filosofeggiano sugli infiniti misteri dell’esistenza dando vita a di duecento pagine di serrati dialoghi che spaziano dai temi più frivoli a quelli più tragici, fino ad una accurata analisi della morte e di quanto ci aspetta nell’aldilà.

Il libro finisce quando quella biografia sta per cominciare, perché Cick,  dopo aver rischiato la vita per una malattia tropicale contratta durante un viaggio (evento autobiografico, Bellow rischiò realmente di morire per avvelenamento da pesce tropicale),  decide di tener fede alla promessa e immortalare per sempre l’amico Ravelstein, cercando almeno un poco di colmare il grande vuoto lasciato dalla sua morte.

Mi è piaciuto molto, ma ci tengo a darvi questo consiglio: se avete intenzione di accostarvi al ‘pianeta Bellow’, non iniziate da questo romanzo, non lo apprezzereste come merita.

NOTA: nella vita reale, Bellow  e Bloom scelsero di abitare in due case adiacenti nella loro amata Chicago, per poter stare insieme dalla mattina alla sera. Alexandra, ai tempi quarta moglie di Bellow, sostenne che suo marito era diventato omosessuale come Allan, unico modo per giustificare la bellissima ed esclusiva amicizia maschile di cui era terribilmente gelosa.

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