L’enigma dell’alfiere

S.S. VAN DINE
L’enigma dell’alfiere (titolo originale: The Bishop Murder Case, 1928)

alfiereGiudicato da pubblico e critica il miglior romanzo della serie Philo Vance,  è un capolavoro della letteratura gialla di tipo deduttivo, in cui il crimine è visto come un “gioco intellettuale”, un vero enigma da risolvere con la semplice logica.

La lettura è appassionante, una filastrocca per bambini segna il passo degli omicidi, i vari inseriti tra le righe  mettono il lettore sulla strada giusta ma il colpo di scena dell’ultima pagina è geniale e spiazzante.  Meno convincente a mio giudizio la spiegazione del movente dietro agli omicidi del killer seriale.

Van Dine ostenta grande cultura attraverso le dissertazioni messe in bocca a Philo Vance,  soprattutto in campo matematico e fisico – alcune disquisizioni di meccanica quantistica potevano essere risparmiate! – dal momento che tutti i personaggi uccisi sono eminenti studiosi. Anche gli scacchi entrano nella trama, con un alfiere nero che semina terrore e inquietudine. Un romanzo che ha quasi cento anni (uscito nel 1928) ma non li dimostra.  Il brillante, colto e aristocratico investigatore è stato per me una bella sorpresa.

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